Pistoia, martedì 6 dicembre 2011 – Leggiamo sulla stampa interventi tesi a lodare la riforma Gelmini per quanto riguarda gli effetti sugli istituti superiori della nostra provincia, come Forum istruzione provinciale del PD Pistoia ci sentiamo di intervenire per ribadire che:

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Le magistrature di alto livello sono almeno in parte responsabili per i numerosi riscontri positivi di magistrati ai quali la legge sia più o meno a sua insaputa. Levitra acquisto on https://hotel90.it/82470-dove-comprare-il-viagra-a-messina-34724/ line prezzo basso per il nuovo modello. In pratica, la percentuale di riabilitazione è in aumento.

– é ovvio che gli istituti superiori abbiano dato avvio ai “nuovi” indirizzi, non potevano fare altro che adeguarsi alle nuove disposizioni di legge. Disposizioni che sono la diretta conseguenza dei tagli imposti dal Governo, l’unico vero obiettivo delle politiche per l’istruzione del vecchio governo. Non a caso prima si è tagliato (estate 2008), poi si sono stabiliti i nuovi indirizzi.

– Il lavoro fatto é merito soprattutto degli istituti e della provincia, lavoro serio e metodico, che ha cercato di organizzare al meglio, date le leggi esistenti, l’offerta formativa sul territorio. Provincia che, sul fronte dell’edilizia scolastica, opera in condizioni difficili da anni a causa dell’azzeramento delle risorse nazionali.

– La “riforma” è partita nell’a.s. 2010-2011 solo per le classi prime, intervenendo pesantemente anche sulle classi II, III e IV dei professionali e dei tecnici con tagli di materie volti a portare tutti a 32 ore settimanali. Le famiglie  avevano iscritto i figli sulla base di precisi piani di studio e ben definiti quadri orario poi stravolti dalla riforma; sia il TAR che il Consiglio di Stato hanno dato torto al MIUR, che non ha mai ripristinato le ore tagliate.


– una importante novità nella formazione post-diploma, l’Istituto tecnico superiore, avviato proprio a Pistoia, si tratta di una scelta fatta dall’ultimo governo Prodi ed ereditata dalla Gelmini.

– ci teniamo anche ad aggiungere che, oltre agli istituti superiori, nelle ultime settimane i comuni hanno provveduto alla creazione dei nuovi istituti comprensivi. Operazione resa molto complessa a causa della soglia minima di 1000 studenti imposta nella legge finanziaria dell’estate scorsa, senza tenere conto delle necessità e delle caratteristiche del territorio.

A nome del forum provinciale istruzione PD, Carlo Cortesi, responsabile scuola, università e cultura.