Lettera al Coordinamento Provinciale ANPI Pistoia da parte del segretario PD Riccardo Trallori e dal Presidente PD Paolo Bruni.

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Care Compagne, Cari Compagni,

oggi l’Europa, ma in generale l’Occidente, sta vivendo una fase di forte crisi. Una crisi non solo economica e sociale, ma anche culturale e istituzionale.

Di fronte ad un Europa che rischia di apparire con sempre maggiore intensità agli occhi del cittadino come un coacervo di burocrati distanti dai problemi reali, assistiamo spesso inermi all’avanzare dei neo nazionalismi, delle pulsioni più estreme della società, che – come trait d’union – hanno in comune il rifiuto nei confronti delle attuali istituzioni democratiche. Spesso, si tratta di un rifiuto sommario e privo di alternative concrete, senza basi culturali o politiche come quelle su cui si fondano i nostri Stati. Basi solide e forti come quelle su cui è fondata la nostra Repubblica.

Nel corso di questi decenni l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) non si è limitata a tenere vivo il ricordo e il monito degli eventi che hanno segnato la Seconda Guerra Mondiale e la valorosa lotta di Resistenza popolare alla dittatura nazi-fascista, ma è divenuta la casa comune di coloro che credono nei valori dell’antifascismo, della democrazia, della libertà e della Costituzione. I valori, i nostri valori, che ci spingono ogni giorno a impegnarci per la collettività e che restano fermi, intoccabili, nella prima parte della nostra Costituzione.

Noi crediamo fortemente che quei valori di cui l’associazione è una custode preziosa e la cui densità ha preso forma con gli eventi di settant’anni fa, siano ancor più validi e necessari nell’approcciarsi ai fatti di oggi che sono contrassegnati, in Europa come negli Stati Uniti d’America, dal razzismo, se non da nuove forme di antisemitismo.

Crediamo, altresì, che la risposta migliore al dilagare di questi spettri del passato sia tenere assieme due principi essenziali: democrazia e decisione. Se la Democrazia non decide, se le Istituzioni non sono in grado di dare risposte ai cittadini e se la Politica non è capace di riformarsi e riformare, allora l’avanzata dei populismi, dei massimalismi, dei nazionalismi di ogni risma sarà pressoché scontata. Con essi, anche il venir meno delle nostre radici.

Per tali ragioni sosteniamo fermamente, da dirigenti del Partito Democratico pistoiese iscritti da anni all’ANPI, la riforma costituzionale approvata in ultima lettura non molte settimane fa dalla Camera dei Deputati. Come ha ricordato a più riprese l’emerito Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, le riforme sono utili – ed aggiungiamo vitali – all’Italia e quindi all’Europa.
Non è sulla nostra posizione che vorremmo soffermarci: la spiegheremo nelle prossime settimane, con l’obiettivo unico di stare al merito di una Riforma che riteniamo giusta e necessaria per il paese. Lo faremo a contatto con le persone, con i cittadini.

Dato l’invito ricevuto a partecipare a una vostra iniziativa in favore del voto negativo al Referendum di ottobre, abbiamo invece voluto scrivere con grande chiarezza che per noi la scelta dell’ANPI di schierarsi nel confronto referendario è stata – è – un errore e una scelta ingiusta. Lo vogliamo scrivere con chiarezza proprio per quanto teniamo alla nostra appartenenza a questa associazione, e non il contrario, e per il grande rispetto che per essa nutriamo.

Il motivo di questo pensiero sta nelle premesse della nostra lettera: da iscritti convintamente all’ANPI, pensiamo che questa grande e importante Associazione sia innanzitutto una grande casa di chi ha a cuore alcuni valori. Una casa comune, appunto, dentro cui, politicamente, vige il confronto sulle singole questioni ma non vengono mai meno le radici, che anzi sono costantemente innalzate.

Avremmo trovato naturale un ruolo diverso per la vostra e nostra Associazione: un grande spazio di confronto, di discussione nel merito tra persone di esperienza, età, cultura, provenienza, sensibilità diversa ma tutte accomunate dai valori che né questa Riforma, né nessuna altra riforma di questo Governo, che si condividano o meno, intacca. Se ci si permette, dall’ANPI ci si sarebbe aspettato forse quel grande sforzo, altrove così snobbato, di ricordare che la democrazia è stata conquistata con fatica e dunque va onorata con l’informazione, con il farsi una propria opinione, con il confronto, con la successiva decisione.

Dentro a questa grande casa comune, moltissimi, qui e altrove, sono gli iscritti PD che voteranno per il Sì alla Riforma Costituzionale.
Noi siamo tra questi, e non ci sentiamo per questo meno affini ai valori che la nostra Associazione custodisce, sostiene, rilancia. Non ci sentiamo meno iscritti ANPI anche se, come molti altri, siamo rimasti spaesati da questa scelta politica.

L’ANPI nacque dall’esperienza intensa e forte della Resistenza italiana, portata avanti da cittadini di ogni estrazione politica e culturale. Questa è stata ed è – a nostro avviso ancora oggi e dovrà esserlo in futuro – la straordinaria forza dell’associazione.
Noi continueremo a dare forza e gambe a quei valori che oggi sono un patrimonio della nostra Patria.

Proseguiremo a dar vita a quei valori da dentro il Partito Democratico così come da dentro l’ANPI, che continuerà ad essere anche la nostra casa.

Tanto tenevamo a condividere con ognuno di voi, perché tanto teniamo al legame che ci tiene uniti e continuerà a tenerci uniti.


Riccardo Trallori
Segretario Provinciale PD Pistoia

Paolo Bruni
Presidente Assemblea Provinciale PD Pistoia