I temi della sanità in montagna e delle prospettive dell’Ospedale Pacini, sono state al centro di un incontro svolto a San Marcello lunedì 14 gennaio, alla presenza degli amministratori e dirigenti del PD di San Marcello della Montagna P.se  ed al quale hanno preso parte anche il Segretario Provinciale Marco Niccolai ed il Consigliere Regionale Gianfranco Venturi . L’incontro ha innanzitutto preso atto che oggi tutto il sistema della sanità pubblica vive un processo di riordino imposto dalle mutate condizioni sociali ed economiche che vedono da un lato un maggior bisogno di servizi determinato dal crescente numero della popolazione anziana e dall’altro una riduzione delle risorse disponibili e che non si prevede possano aumentare nel medio periodo. La Toscana, la quale possiede un sistema sanitario che viene, a ragione, reputato avanzato, si trova  dunque a dover far fronte ad  una riduzione consistente di risorse in un momento di crisi  quando, è noto, il bisogno socio-sanitario della popolazione tende ad aumentare. Fino ad oggi ci si è limitati a contenere la spesa sanitaria, i servizi sono stati ripetutamente razionalizzati, riorganizzati, territorializzati,  ma oggi questo non basta più se non saremo capaci di mutarli. Di qui la necessità di dare vita ad un rinnovamento riformatore più ampio e incisivo, se vogliamo assicurare il mantenimento e lo sviluppo del sistema sanitario pubblico e del diritto alla salute dei cittadini, così come lo conosciamo. Tutto questo è necessario che avvenga con  un ampio ed effettivo coinvolgimento degli amministratori, degli operatori del territorio e della popolazione nel suo insieme. Giudichiamo per questo positivo il confronto che si è aperto sulle modalità con le quali  dare applicazione anche sul territorio della montagna alle linee guida regionali destinate a intervenire su tutto il territorio regionale.  In particolare occorre che il confronto riesca a porre al centro non tanto il tema dei tagli ai servizi esistenti quanto un progetto di riordino dei servizi stessi  che  metta al centro l’obiettivo di assicurare alla gente della montagna un’opportunità di accesso ai servizi sanitari qualificati analoga a quella di cui godono i cittadini che risiedono nelle città o nelle loro prossimità. E’ in questo contesto che si collocano anche le prospettive dell’Ospedale Pacini, all’interno delle proposte che la  Dirigenza della ASL ha sottoposto alle amministrazioni locali della montagna nell’ambito di un confronto che riteniamo sia interesse di tutti  possa svilupparsi al di fuori da esasperazioni o strumentalizzazioni politiche.   All’interno di questo percorso esprimiamo il pieno sostegno all’azione avviata dalla Amministrazione Comunale di San Marcello e dal suo Sindaco, anche come riferimento per l’intera area montana. Questo percorso é finalizzato a individuare, nell’ambito del confronto aperto, le migliori soluzioni che possano conciliare le compatibilità di bilancio con il miglior grado di efficacia dei servizi offerti. Tra queste soluzioni vi è certamente il ruolo che potrà essere svolto dal presidio ospedaliero di San Marcello in riferimento alle esigenze del nostro territorio e sulla cui permanenza nessuno ha espresso dubbi mentre viene riconfermato l’orientamento di una sua qualificazione all’interno del nuovo progetto che si va a costruire. Non  una “politica dei due tempi” occorre procedere, come opportunamente richiamato dalla recente legge regionale in materia “a una contestuale riorganizzazione dell’offerta dei servizi territoriali alternativi al ricovero ospedaliero” e “ponendo particolare attenzione  ai presidi ospedalieri insulari, montani e a quelli con particolari caratteristiche geografiche e demografiche”. Senza entrare in questa sede nello specifico delle proposte che le amministrazioni montane potranno meglio definire in rapporto al progetto proposto dalla Direzione Generale  dell’ASL, appare tuttavia pienamente condiviso quanto dichiarato in questi giorni dal Sindaco di San Marcello in ordine al fatto che desta particolare preoccupazione l’ipotesi di superamento delle attività oggi svolte dal reparto ortopedico nell’ambito del presidio. L’esigenza della sua permanenza trova giustificazione non solo al servizio dei residenti quanto e soprattutto in rapporto alla necessità di trattare in tempi rapidi i fatti traumatici connessi all’ampio comprensorio sciistico montano, limitando ai casi più gravi il trasferimento in strutture specializzate con conseguente riduzione di costi e disagi per i pazienti coinvolti. Da qui l’esigenza condivisa di dover richiedere alla Direzione ASL di mantenere e qualificare questa tipologia di servizi.  Infine, come già chiarito all’inizio, il processo al quale stiamo guardando va oltre il pur importante ruolo del presidio ospedaliero ma deve  prevedere concreti interventi di riqualificazione delle strutture presenti sull’intero territorio ed al servizio di tutti i cittadini e particolarmente della possibilità di accesso della popolazione anziana, anche con appropriati investimenti dei quali peraltro già in passato si è convenuto senza che tuttavia abbiano visto un coerente sviluppo e che riteniamo debbano marciare di pari passo con i processi di riorganizzazione annunciati.

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Coordinamento Pd San Marcello P.se